Chi Siamo

La nascita

Il Ristorante Guarini nasce dall’ispirazione di tre soci fondatori che, forti di un’esperienza consolidata nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione, hanno voluto creare un luogo unico, capace di distinguersi per personalità e autenticità. Non un semplice ristorante, ma un punto d’incontro dove il buon cibo, l’eccellenza nei vini e il piacere della convivialità si fondono in un’esperienza straordinaria.

Il concept si basa su una fusione di influenze che rispecchiano le passioni dei fondatori: l’amore per la tradizione gastronomica, la cura per i dettagli tipica dell’alta ospitalità, il desiderio di creare un ambiente accogliente e stimolante. Ogni elemento, dall’architettura degli spazi al menù, è stato pensato per celebrare arte, bellezza e socialità, trasformando ogni visita in un momento da ricordare.

L'origine del nome

Guarino Guarini è importante per Torino perché ha lasciato un’impronta indelebile sull’architettura della città, contribuendo a trasformarla in un centro di riferimento per lo stile barocco. Le sue opere, come la Cappella della Sacra Sindone, la Chiesa di San Lorenzo, il Palazzo Carignano con la bellissima scala guariniana, rappresentano capolavori di innovazione architettonica, grazie all’uso di forme geometriche ardite, complessi giochi di luce e strutture dinamiche che sfidano le convenzioni del tempo. Guarini ha portato a Torino un linguaggio architettonico unico, combinando la tradizione italiana con influenze europee, e contribuendo a definire il volto artistico della città nel XVII secolo. La sua eredità ha reso Torino una città di rilievo nel panorama architettonico barocco.

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Lo chef

Il compito di interpretarle e portarle nei piatti del ristorante è stato affidato al giovane chef Luca Varone, che ha saputo fare tesoro della sua formazione costruendo una cucina personale e di carattere. Il suo passato nelle cucine dello storico Ristorante Casa Vicina gli ha insegnato il rispetto per la tradizione e per la cucina familiare, mentre la più recente esperienza da condividere, a fianco dello chef Federico Zanasi, ha aggiunto al suo bagaglio di conoscenze una creatività più spinta e una personalità frizzante.
Ad accogliere gli ospiti in sala c’è il maître Fabrizio Gallo, che si è formato in alcuni dei locali più squisitamente “torinesi” della città per poi creare una sua interpretazione del servizio, che mette al centro l’ospitalità in maniera accogliente ma non eccessivamente formale.

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Cosa dicono di noi...

Guarini non è soltanto un nome: è un manifesto di intenti, un richiamo a una visione audace che affonda le radici nella storia e guarda al futuro. Come l’architetto, Guarino Guarini, che ha trasformato Torino in un capolavoro del Barocco europeo, anche noi aspiriamo a creare qualcosa che lasci il segno—un luogo dove il gusto si intreccia con l’estetica, e la convivialità si fa esperienza. Chi racconta di noi riconosce questa identità: una cucina che unisce memoria e creatività, un ambiente che accoglie e sorprende, un progetto che nasce da una passione condivisa e da un profondo legame con la città.

Il nostro percorso è stato raccontato da numerosi media nazionali e specializzati nel mondo food & wine: La Repubblica, La Stampa, Gambero Rosso, Turismo del Gusto, Tasting Life, solo per citarne alcuni. Ogni articolo, ogni citazione, è per noi una tappa importante, un riflesso di ciò che portiamo in tavola e nel cuore del nostro lavoro. Rassegna dopo rassegna, queste voci contribuiscono a tracciare la nostra storia, dandole risonanza e profondità. Un riconoscimento che ci sprona a restare fedeli alla nostra visione e a migliorarci ogni giorno, senza perdere di vista ciò che ci rende unici.